
Il reflusso notturno può facilmente trasformare il momento del riposo in un’esperienza sgradevole. La posizione sdraiata favorisce la risalita degli acidi dallo stomaco all’esofago durante il sonno, ma non tutto è perduto: oltre a fumo e qualche chilo in eccesso, si possono introdurre piccoli cambiamenti nella routine quotidiana per mitigare il problema; cenare un po’ prima e sollevare leggermente la testata del letto sono due semplici strategie che sfruttano la forza di gravità a proprio vantaggio, così come l’uso di un cuscino più alto può aiutare a tenere a bada i sintomi.
In caso di sintomi frequenti, è opportuno consultare un medico per valutare possibili trattamenti, come l’uso di melatonina o farmaci specifici. Con alcuni cambiamenti nello stile di vita e la giusta attenzione, è possibile migliorare la qualità del sonno e ridurre i fastidi notturni.
Cos’è il reflusso notturno
Il reflusso notturno si verifica quando gli acidi dello stomaco risalgono nell’esofago, il tubo che collega bocca e stomaco. Conosciuta anche come GERD, la malattia da reflusso gastroesofageo può diventare più di un semplice fastidio occasionale e se il reflusso avviene di frequente, può portare a sintomi persistenti che richiedono attenzione.
Tra i segnali più comuni ci sono il bruciore al centro del petto, noto come bruciore di stomaco, che tende a farsi sentire dopo i pasti e peggiora spesso di notte o da sdraiati. Altri sintomi includono il ritorno di cibo o liquidi acidi in gola, dolore al petto o alla parte alta dell’addome, difficoltà a deglutire e la sensazione di avere un nodo in gola.
Quando il reflusso si presenta nel corso della notte, può portare a una tosse cronica, infiammazione delle corde vocali e persino un peggioramento dell’asma. Fortunatamente, molte persone riescono a gestire il disturbo apportando modifiche allo stile di vita e con l’uso di farmaci, anche se in rari casi si potrebbe rendere necessario un intervento chirurgico per alleviare definitivamente i sintomi.
Cause del reflusso notturno
Il reflusso notturno è spesso causato dal cedimento del muscolo che funge da valvola all’estremità inferiore dell’esofago, chiamato sfintere esofageo; normalmente, questo muscolo si apre per far passare il cibo nello stomaco e si chiude subito dopo per impedire che risalga. Se, però, questo sfintere si indebolisce, non riesce a chiudersi adeguatamente, facendo risalire il contenuto gastrico verso l’esofago.
Diverse ragioni possono contribuire a indebolire questa valvola fondamentale. Tra i principali fattori ci sono il fumo e l’obesità, che mettono sotto pressione il sistema digestivo; la gravidanza è un’altra condizione comune, in quanto gli ormoni in circolo possono rilassare lo sfintere.
Anche l’ernia iatale gioca un ruolo significativo, alterando la struttura della giunzione tra stomaco ed esofago. Inoltre, certi farmaci, come gli antinfiammatori non steroidei e alcune medicine usate per trattare la depressione, possono contribuire al problema. Capire queste cause è fondamentale per affrontare efficacemente il reflusso notturno, evitando il più possibile i fattori che indeboliscono lo sfintere esofageo.
Cosa fare in caso di reflusso
Quando si ha a che fare con il reflusso notturno, ci sono diversi accorgimenti che possono aiutare a dormire meglio. E’ bene evitare di sdraiarsi subito dopo i pasti; aspettare almeno 2-3 ore aiuta il corpo a digerire. Un’altra strategia è frazionare i pasti durante la giornata, preferendo pasti leggeri la sera. Sollevare la testata del letto di 15-20 centimetri può fare la differenza. Un’altezza di circa 15-20 cm è spesso consigliata per offrire il giusto supporto e alleviare i sintomi del reflusso, poiché questa inclinazione aiuta a prevenire che gli acidi gastrici risalgano verso l’esofago. Tuttavia, le esigenze individuali possono variare e alcune persone potrebbero beneficiare di un’altezza leggermente diversa. È dunque utile sperimentare con cuscini di varie altezze per determinare quella più adatta a garantire comfort e sollievo ottimali durante il sonno.

Cuscino Memory Foam con Bayscent Neutralizer
Nuovo cuscino della linea INfamily alto 15cm è uno speciale supporto che aiuterà a dormire meglio qualsiasi sia la posizione per dormire. Composto al 100% da memory foam è perfettamente automodellante.
Interessante è anche la scelta del lato su cui dormire: gli studi suggeriscono che dormire sul lato sinistro riduce il reflusso. Per un riposo davvero rigenerante si consigliano routine di sonno regolari, con orari fissi per andare a letto e svegliarsi: un ambiente tranquillo, buio e lontano da dispositivi elettronici favorisce il sonno. Infine, rinunciare alla caffeina almeno 8 ore prima di dormire può evitare sgraditi effetti collaterali.
Se i rimedi casalinghi non bastano, i farmaci da banco che riducono l’acidità gastrica possono essere di aiuto. In casi più gravi, quando i cambiamenti nel comportamento e i farmaci non portano miglioramenti, il medico potrebbe suggerire un intervento chirurgico: una delle opzioni è la fundoplicatio, una procedura in cui il chirurgo collega una parte dello stomaco allo sfintere esofageo inferiore per rafforzarlo, un’operazione è spesso eseguita in laparoscopia, che comporta solo piccoli tagli e una guarigione più rapida.
La melatonina, un ormone naturale che il corpo produce durante le ore serali, potrebbe anche funzionare bene: questo ormone non solo facilita il sonno, ma sembra anche aiutare a prevenire o alleviare i sintomi della GERD, incluso il reflusso acido. Inoltre, può ridurre la secrezione di acidi nello stomaco e aiutare lo sfintere esofageo inferiore a rimanere chiuso quando necessario. Questi studi suggeriscono che migliorare la qualità del sonno con la melatonina potrebbe ridurre gli effetti che innescano il reflusso acido nel corpo.
Reflusso notturno: consigli
Per migliorare la qualità della vita si possono utilizzare alcune strategie mirate. Alcune modifiche nello stile di vita sono fondamentali: ridurre l’assunzione di alcol è un buon punto di partenza, così come smettere di fumare e puntare a un peso corporeo equilibrato. Questi cambiamenti danno al corpo il giusto supporto per prevenire il reflusso acido.
Un altro aspetto importante è l’alimentazione. Meglio evitare quei cibi che spesso scatenano il reflusso: cioccolato, cibi grassi o fritti, bevande gassate, cipolle, pomodori e agrumi possono aumentare il rischio di episodi notturni e ridurre o eliminare questi alimenti dalla dieta può fare una differenza significativa.
D’altra parte, privilegiare una dieta ricca di frutta, verdura e cereali integrali aiuta a tenere a bada i sintomi. Grassi sani, come quelli presenti in olive, avocado e pesce azzurro, insieme a carni magre e uova, sono un’ottima scelta.
Adottare queste misure non solo aiuta a ridurre i sintomi del reflusso, ma promuove anche uno stile di vita più salutare in generale. Ridurre i fattori di rischio e scegliere alimenti benefici contribuisce a un sonno più tranquillo e al benessere complessivo. Cambiamenti semplici ma efficaci possono fare la differenza quando si parla di reflusso notturno e salute quotidiana.


