Smartphone, tablet e PC portatili fanno ormai parte della quotidianità di milioni di persone in tutto il mondo: a casa, a scuola, a lavoro o sui mezzi pubblici, l’utilizzo dei cosiddetti ‘media device’ rappresenta un tratto caratterizzante delle abitudini moderne. Al contempo, può avere effetti negativi sulla salute e, in particolare, sulle strutture del collo e delle spalle, causando quella che viene definita come “sindrome del text neck”.
Vediamo, di seguito, di cosa si tratta e quali sono i correttivi che consentono di prevenire o limitare gli effetti di tale condizione.
Cos’è il text neck?
“Text neck” è un’espressione coniata oltre un decennio fa da Dean L. Fishman, un chiropratico americano; questa definizione è poi entrata progressivamente nel vocabolario clinico scientifico; è formata da due parole inglesi, “text” (messaggio di testo) e “neck” (collo), in riferimento ai problemi che possono insorgere a carico della zona cervicale se si tiene per troppo tempo il collo piegato in avanti durante l’utilizzo di cellullari e altri dispositivi mobili.
Secondo uno studio pubblicato nel 2021 da un gruppo di ricercatori dell’Università di Chieti (“Text Neck Syndrome in Children and Adolescents”), la sindrome da “text neck” può essere considerata come uno dei disturbi emergenti del 21° secolo. Nello specifico, può essere considerata come “l’inizio di una degenerazione del rachide cervicale quale risultato dello stress continuativo dovuto alla frequente estroflessione della testa mentre si guarda lo schermo di un dispositivo mobile quando si inviano messaggi di testo per lunghi periodi di tempo”. La “text neck syndrome” è maggiormente diffusa tra gli adolescenti, i quali fanno uso di smartphone, PC e altri device analoghi con una frequenza molto maggiore rispetto al passato. Alcuni studi hanno rilevato come il 75% della popolazione mondiale utilizzi quotidianamente dispositivi portatili che implicano una postura della testa piegata in avanti. Negli ultimi anni, gli studi clinici inerenti a questo fenomeno sono diventanti sempre più frequenti, andando di pari passo con la crescente diffusione dei problemi al collo ed alle spalle che scaturiscono dall’utilizzo prolungato di smartphone, tablet e simili.
Un breve report stilato dall’Università del Cairo nel 2017 definisce la sindrome del “text neck” come “un problema e un fenomeno globale” nonché “una condizione molto comune tra gli utilizzatori di Smartphone”. Quella che viene comunemente definita anche “sindrome dello smartphone” è una condizione dovuta al fatto che il peso della testa aumenta drasticamente quando viene piegata in avanti. Gli effetti di questa dinamica (che si ripercuotono sulle vertebre cervicali, sui muscoli e i tendini del collo e delle spalle) vengono ulteriormente amplificati dall’angolo di estroflessione; in altre parole, più la testa si piega in avanti, maggiore è il carico che le strutture cervicali devono sostenere: a 30° è di oltre 18 kg, a 45° supera i 22 kg mentre a 60° è di poco superiore a 27 kg.
Oltre all’angolo di curvatura, a incidere è anche la frequenza dei piegamenti del collo: più sono frequenti e maggiore è la probabilità che possano verificarsi cambiamenti fisiologici nella curvatura della spina dorsale, nei segmenti ossei e nella muscolatura; ciò provoca a sua volta una modifica della postura dalla quale derivano dolori al collo ed alle aree associate. Studi clinici hanno inoltre evidenziato come, se aumenta il tempo medio di utilizzo dei dispositivi, l’angolo di flessione del collo tende ad ampliarsi.
Come prevenire la sindrome da smartphone
Gli effetti della “smartphone syndrome” possono essere evitati tramite una serie di accorgimenti preventivi in relazione all’utilizzo di smartphone e device con le stesse caratteristiche. In particolare, è consigliabile:
- Evitare l’uso eccessivo e prolungato, facendo frequenti pause;
- Non mantenere posture statiche per lunghi periodi di tempo;
- Posizionare il dispositivo ad altezza degli occhi, in modo tale da ridurre lo stress a carico della testa e del collo;
- Evitare la ripetizione prolungata di movimenti quali digitare o ‘swipe’ (scorrimento);
- Non tenere in mano per molto tempo dispositivi grandi o pesanti.
La prevenzione è particolarmente importante per i bambini piccoli, i quali devono essere abituati ad un’adeguata esposizione ai dispositivi digitali. A tal riguardo, la Società Italiana di Pediatria ha pubblicato, a giugno 2018, le linee guida relative all’utilizzo dei media device nei bambini in età prescolare. Nello specifico, si consiglia di evitare l’utilizzo di media device:
- Per i bambini di età inferiore a due anni;
- Durante i pasti;
- Un’ora prima di mettersi a letto;
- Come ‘pacificatore’, per tenere buono il bambino in luoghi pubblici.
La Società Italiana di Pediatria suggerisce invece di limitare l’uso di dispositivi:
- A meno di un’ora al giorno per i bambini di età compresa tra 2 e 5 anni;
- A meno di due ore al giorno per bambini di età compresa tra 5 e 8 anni;
- A contenuti di qualità;
- A circostanze in cui sia presente un adulto. Il bambino, sottolinea la SIP, “dovrebbero condividere la fruizione di media device con un supervisore così da promuovere l’apprendimento e le interazioni”;
- Ad applicazioni testate che siano state etichettate come educative o comunque risultino adatte all’utilizzo da parte di un bambino in età prescolare.
Text Neck e cuscino
I dolori cervicali, anche quelli non riconducibili direttamente al “text neck”, sono piuttosto comuni e scaturiscono perlopiù da atteggiamenti posturali errati. Un buon modo per alleviare i disturbi derivanti da tale condizione consiste nell’utilizzare un adeguato sistema di riposo: sia il cuscino che il materasso, infatti, devono garantire un supporto confortevole e uniforme alle strutture ergonomiche, specie quelle della zona cervicale e delle spalle. Pertanto, è bene dormire su un cuscino in memeory foam possibilmente ergonomico, a ‘onda’ oppure specifico per la cervicalgia, come quelli presenti nel catalogo di un e-commerce specializzato come inmaterassi.it.
Il memory foam, infatti, è una schiuma poliuretanica dotata di particolari capacità elastiche: si deforma in base alle sollecitazioni cui è sottoposta, adattandosi perfettamente alla forma della testa e del corpo. Grazie ad una simile peculiarità, offre un sostegno ottimale ed evita che si assumano posture scorrette durante il riposo che possono accentuare lo stress a carico del collo e delle spalle.