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Come lavare i cuscini, una guida semplice
I cuscini sono un accessorio indispensabile per il riposo. Offrono sostegno alla testa e al collo durante le ore di sonno, contribuendo ad aumentare il comfort e ad evitare problemi come torcicollo, dolori muscolari e simili. Per l’utilizzo che se ne fa quotidianamente, i cuscini tendono a sporcarsi facilmente; con il passare del tempo, possono inoltre trasformarsi in un ricettacolo di acari e batteri. Ciò, considerando come le federe siano a stretto contatto con la pelle, gli occhi e la bocca, è un aspetto da non sottovalutare. La pulizia dei cuscini, infatti, gioca un ruolo di primo piano per la salute e il benessere di chi utilizza l’intero sistema di riposo e, pertanto, non va trascurata. In questo articolo, vediamo quindi come lavare i cuscini, a seconda del materiale di cui è fatta l’imbottitura.
Come lavare i cuscini in piuma d’oca o lana
I cuscini di lana possono essere tranquillamente lavati in lavatrice, a patto di ricorrere a qualche accorgimento. La prima cosa da fare è sincerarsi se la cerniera di chiusura è forte abbastanza da reggere lo stress dovuto all’azione della centrifuga; per non correre il rischio che la cerniera si apra, e la lana si riversi nel cestello, è consigliabile dare uno o due punti di cucito, così da rinforzarla. Per quanto riguarda la modalità di lavaggio, le due migliori per il trattamento di questo tipo di tessuto sono il lavaggio con acqua fredda oppure quello delicato, con una centrifuga non troppo forte e utilizzando un sapone neutro che sia abbastanza delicato. Per quanto riguarda l’asciugatura, è bene utilizzare un’asciugatrice; in mancanza di un elettrodomestico apposito, si possono mettere i cuscini all’aria, evitando il sole troppo forte che potrebbe seccare eccessivamente la lana. Discorso analogo per il lavaggio dei cuscini imbottiti di piume d’oca; possono essere lavati in lavatrice, ma ad una temperatura non superiore ai 30-40°. In aggiunta, per evitare che le piume si ammassino tra di loro, si può far ricorso ad un semplice trucco: mettere nel cestello della lavatrice due o tre palle da tennis. Anche in tal caso, l’asciugatura può essere effettuata in asciugatrice; in alternativa, i cuscini possono essere stesi all’aria aperta, in senso orizzontale.
Come lavare i cuscini in lattice
Il lattice è un materiale di origine naturale, sempre più diffuso per la produzione di cuscini e materassi, per via delle elevate prestazioni in termini di comfort. È preferibile lavarli a mano, benché sia possibile – con i dovuti accorgimenti – effettuare anche il lavaggio in lavatrice (ciclo delicato, a non più di 40°, senza centrifuga). Dopo aver sfoderato il cuscino, la ‘lastra’ (termine tecnico per indicare l’imbottitura) andrebbe sciacquata in una vasca da bagno con acqua non troppo calda e sapone per il bucato (volendo, si può aggiungere un po’ di bicarbonato); fatto ciò, vanno stesi all’aria aperta, in un punto non esposto direttamente ai raggi del sole. L’esposizione diretta al sole tende a far ingiallire il lattice e, nel peggiore dei casi, lo rovina irrimediabilmente (la lastra si secca e si sbriciola, rendendo il cuscino inutilizzabile). Poiché il lattice tende ad assorbire facilmente l’umidità, è bene effettuare il lavaggio soprattutto durante la bella stagione, così da ridurre i tempi di asciugatura. Per quanto riguarda i cuscini in memory foam, la possibilità di lavarli (in mano o in lavatrice) dipende dalle caratteristiche degli stessi. In linea di massima, i vecchi cuscini in memory non possono essere lavati per intero; è possibile, di contro, agire direttamente sulla macchia con un panno non troppo umido, per poi lasciare l’imbottitura ad asciugare all’aria aperta (senza esporla direttamente al sole). I cuscini di nuova generazione, invece, possono essere lavati in lavatrice (se esplicitamente indicato dal produttore) seguendo accuratamente le indicazioni presenti sull’etichetta per quando riguarda le modalità di lavaggio. In linea di massima, per non rovinare il materiale, si può utilizzare del bicarbonato di sodio – per eliminare gli odori – e una soluzione di acqua e sapone delicato per trattare le macchie. Il bicarbonato va poi aspirato con un aspirapolvere. Anche il memory foam va lasciato ad asciugare all’aria aperta, a riparo dalla luce diretta del sole e lontano da fonti di calore (stufe, termosifoni, camini e quant’altro).
Come lavare i cuscini sintetici
I cuscini sintetici richiedono un lavaggio molto delicato. Le macchie di sporco vanno eliminate agendo con una spazzola oppure un panno umido, avendo cura di non esercitare una pressione eccessiva. Per il successivo passaggio in lavatrice è consigliabile optare per un programma delicato a bassa temperatura (30°) abbinato ad una centrifuga a basso numero di giri (non più di 600). Il detergente utilizzato deve essere il più delicato possibile, così da non rovinare il cuscino. Terminato il lavaggio, si consiglia di effettuare un ulteriore risciacquo con acqua fredda, così da eliminare completamente qualsiasi residuo di sapone. I cuscini sintetici possono essere messi ad asciugare anche al sole, a patto che l’esposizione non sia eccessiva e prolungata.
Cosa serve sapere per l’igiene
Lavare i cuscini è un’operazione molto importante per preservare la salubrità dell’intero sistema di riposo; un lavaggio accurato serve anzitutto a prevenire l’accumulo di acari e batteri all’interno dell’imbottitura. Di conseguenza, svolge una notevole funzione preventiva rispetto ad eventuali reazioni allergiche o irritazioni cutanee. In base a quanto evidenziato fin qui, l’opportunità di lavare i cuscini in lavatrice varia a seconda del materiale di cui è fatta l’imbottitura. Diversi prodotti possono essere lavati solo a mano, facendo attenzione anche al tipo di asciugatura; in tal caso, bisogna proteggere il più possibile l’imbottitura, tramite l’aggiunta di un copriguanciale protettivo. In aggiunta, nell’ottica di disporre sempre di un supporto adeguato anche dal punto di vista igienico, va tenuto conto che il guanciale ha una durata limitata; di conseguenza, dopo circa tre anni andrebbe cambiato; il lasso di tempo può variare leggermente a seconda della qualità del tessuto utilizzato per confezionare il prodotto ma, di norma, è bene sostituire il guanciale dopo 36 mesi di utilizzo.