Apnee notturne: sintomi, cause e rimedi

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L’apnea notturna è un disturbo del sonno che si presenta con delle frequenti interruzioni della respirazione mentre si dorme. Le apnee notturne sono pericolose? Potrebbero diventarle se non si affronta il problema tempestivamente. Questo disturbo può infatti interferire sulla qualità del sonno, provocando una probabile sonnolenza diurna che incide negativamente sulle prestazioni lavorative e in generale sulle attività quotidiane.

Esistono tre tipi di apnea notturna:

  • l’apnea di tipo centrale, che è di origine neurologica ed è causata da una mancanza di impulsi nervosi alla muscolatura respiratoria, ossia il cervello non manda gli stimoli per la contrazione e la distensione dei muscoli;
  • l’apnea ostruttiva (Obstructive Sleep Apnea – OSA) che è causata da un’ostruzione o un collasso delle vie aeree superiori;
  • l’apnea mista, che è un connubio tra l’apnea centrale e l’OSA.

Nei seguenti paragrafi analizziamo a cosa è dovuta l’apnea notturna, quali sono i sintomi e le conseguenze e come contrastarla efficacemente.

Quali sono i sintomi di apnea notturna?

Per prima cosa bisogna capire che cosa è l’apnea e quali sono i sintomi per riconoscerla. Durante il sonno può succedere che si smetta per qualche secondo di respirare, ma quando le apnee notturne diventano lunghe (almeno 10 secondi) e frequenti (più di 5 volte per ora di sonno) si è di fronte a un vero caso di OSAS (Obstructive Sleep Apnea Syndrome).

Accorgersi di soffrire di apnee notturne non è semplice per chi ne soffre. Nonostante la mancanza di ossigeno costringa al risveglio, difficilmente la persona si accorge di questi brevi momenti di veglia.

Più facile è che se ne accorgano i familiari o il coniuge/convivente che trascorre la notte con il compagno o la compagna che ne soffre.

Ma allora come riconoscere le apnee notturne? I sintomi sono molto subdoli e possono essere paragonabili a quelli che conseguono una notte dal sonno disturbato:

  • sonnolenza mattutina;
  • cefalea;
  • bocca secca al risveglio;
  • cattivo umore;
  • mancanza di concentrazione;
  • riduzione dei riflessi e della destrezza manuale.

Altri segnali che possono far pensare a sintomi di apnea notturna sono:

  • risvegli frequenti con la sensazione di soffocare;
  • necessità di urinare spesso nell’arco della nottata;
  • sudorazione eccessiva;
  • russamento frequente;
  • pause respiratorie (le più complesse da riconoscere).

Nel caso ti riconoscessi in queste situazioni, noi di InMaterassi ti consigliamo di rivolgerti al tuo medico o a uno specialista del sonno per segnalare i disturbi.

In caso di sospette apnee notturne ti verrà consigliato di sottoporti alla polisonnografia: un esame diagnostico strumentale a domicilio che misura il russamento, la frequenza cardiaca, i movimenti notturni, la qualità del sonno, l’ossigenazione del sangue e altri parametri vitali durante il sonno.

riconoscere apnea notturna

Cause e conseguenze delle apnee notturne

Eccoci ad un’altra domanda molto frequente: a cosa sono dovute le apnee notturne? L’insorgere dell’apnea notturna è da attribuirsi ad abitudini di vita errate o dannose come ad esempio:

  • un consumo abbondante di alcolici;
  • una dieta composta da cibi grassi che portano a un aumento significativo del peso;
  • scarsa stimolazione del sistema nervoso che, a lungo andare, fa perdere forza alla muscolatura della gola durante il sonno;
  • eccesso di volume dei tessuti, come tonsille ingrossate o palato voluminoso;
  • il vizio del fumo.

Anche assumere abitualmente sedativi o farmaci che favoriscono il sonno può avere come conseguenza l’insorgere delle apnee notturne.

Le apnee notturne possono verificarsi anche nei bambini e le cause sono da ricercare nell’interazione di più condizioni come ad esempio:

  • problemi di natura anatomica, come ipertrofia e condizioni scheletriche (ad es. palato contratto o mandibola retroposta);
  • malattie neurologiche;
  • problemi di tipo funzionale;
  • reflusso gastroesofageo;
  • allergia e infiammazioni o infezioni alle prime vie aeree;
  • obesità.

Che disturbi porta l’apnea notturna?

Le apnee notturne sono una patologia cronica che mette a rischio il benessere fisico e mentale di chi ne soffre, causando effetti collaterali anche ad altri organi.

Oltre a cuore, polmoni e cervello, infatti, l’apnea notturna può avere effetti anche sul pancreas e sui reni, aumentando il rischio di sviluppare il diabete.

Altra conseguenza da non sottovalutare è l’impatto dell’apnea notturna sulla vita di tutti i giorni. La sonnolenza e il calo di attenzione causati da questo disturbo possono avere conseguenze negative, ad esempio, sulle performance di guida: ACI e FISAR hanno condotto una ricerca che ha evidenziato come oltre 12mila incidenti l’anno in Italia siano causati da colpi di sonno mentre si guida.

Come risolvere il problema delle apnee notturne

I rimedi contro le apnee notturne sono da individuare in un cambio delle abitudini di vita delle persone che ne sono vittime.

Perdere peso, fare attività fisica quotidiana, ridurre o dire addio ad alcol e sigarette possono ridurre il verificarsi delle apnee e in generale migliorare il proprio rapporto con se stessi e la vita di tutti i giorni!

Il tuo disturbo è particolarmente grave e ti stai chiedendo come evitare le apnee notturne con un trattamento specializzato? Allora hai due strade davanti a te: la terapia medica o la terapia chirurgica.

Innanzitutto come già anticipato è opportuno sottoporsi ad un esame specifico e non invasivo, la polisonnografia, che si può eseguire anche a domicilio e che consente di monitorare il funzionamento dell’apparato respiratorio durante una sessione di sonno.

Al termine dell’esame lo specialista valuta quanti casi di apnee ci sono stati e con quale frequenza, così da scegliere il trattamento personalizzato più adeguato.

intervento-apnee-notturne

Come ridurre le apnee notturne con la terapia medica

La terapia medica prevista per diagnosticare le apnee notturne è la cosiddetta C.P.A.P (Continous Positive Airway Pressure) che prevede l’applicazione di una mascherina al naso collegata ad un dispositivo che insuffla aria. L’immissione di aria di fatto impedisce il rilassamento delle vie aeree e blocca le apnee e i risultati ottenuti vengono per l’appunto valutati durante la polisonnografia con C.P.A.P. applicata.

Da monitorare anche il cavo orale che può provocare problemi di respirazione. In questi casi gli odontoiatri possono intervenire con dispositivi di avanzamento mandibolare che “riempiono” lo spazio tra le pareti della gola bloccando le apnee.

La terapia chirurgica

Se gli accorgimenti indicati non forniscono risultati o se la situazione è molto grave, potrebbe risultare necessario ricorrere alla terapia chirurgica, detta roncochirurgia.

Il chirurgo interviene nei punti maggiormente ristretti per modificare alterazioni o patologie nelle prime vie aeree, che appunto bloccano il corretto transito dell’aria. Si utilizzano metodiche più o meno complesse che interessano il palato molle, il naso, la base della lingua, la mandibola, le adenoidi, le tonsille ecc.

Apnee notturne: scegliere il materasso giusto può alleviare il problema

buon riposo

Sai che i tuoi problemi di apnee notturne potrebbero dipendere da una scarsa qualità del sonno? A volte basta cambiare i materassi o addirittura i cuscini per ritrovare un’ottima qualità del sonno ed eliminare o quanto meno contenere i problemi legati alle apnee notturne.

Materassi o cuscini datati o scorretti per le posizioni che assumiamo durante la notte possono incidere pesantemente non solo sulla qualità del sonno, ma anche sulla nostra salute. Per questo è opportuno scegliere il materasso più adatto alle tue esigenze.

Ecco una serie di materassi e di materiali che potrebbero rappresentare validi alleati nella lotta contro le apnee notturne:

  • Materasso in lattice: ideale anche se soffri di allergie ad acari e pollini e indicato per chi ha la necessità di riposare in posizione laterale o a pancia in giù;
  • Materasso in waterfoam: grazie alla struttura che si adatta al peso del tuo corpo avrai sempre il sostegno ideale per te;
  • Materasso in memory: la superficie anatomica segue le naturali curve della colonna vertebrale, anche se riposi su un fianco;
  • Topper memory: hai da poco acquistato un nuovo materasso ma la qualità del tuo sonno non è migliorata? Non serve sostituirlo, basta aumentare il comfort aggiungendo un topper.

Prima di sottoporti ad un esame più approfondito o di rivolgerti ad uno specialista, se il problema non è particolarmente serio puoi provare a risolverlo con un nuovo materasso, che ti garantisca il giusto comfort e la massima qualità del sonno. In ogni caso le apnee notturne sono un problema serio che non va sottovalutato. Il giusto materasso può aiutarti ad alleviare il problema, ma se hai il dubbio di soffrire di questo disturbo ti consigliamo di rivolgerti a uno specialista.

Scopri e scegli il materasso migliore per te su InMaterassi!

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