Mioclonie bambini e neonati: quando preoccuparsi?

Nei neonati e nei bambini il sonno è una componente fondamentale dello sviluppo fisico e cognitivo e nei primi anni di vita occupa gran parte della giornata. Abbiamo già visto quante ore si dovrebbe dormire in base all’età e l’importanza di riposare né troppo né troppo poco, ma cosa succede se il sonno dei bambini è disturbato? Tra gli episodi più comuni ci sono le mioclonie, scatti muscolari improvvisi che possono metterti in allarme. Quando è il caso di preoccuparsi?  Scopriamolo in questo articolo!

Cosa sono le mioclonie?

Le mioclonie sono delle contrazioni muscolari involontarie che si verificano di solito nella fase di addormentamento, con scatti fulminei e di breve durata. Le mioclonie notturne sono, nella maggior parte dei casi, dei fenomeni fisiologici generati dal sistema nervoso. Questi movimenti involontari non sono una prerogativa esclusiva dei più piccoli, ma possono verificarsi mioclonie notturne anche negli adulti.

Gli scatti possono verificarsi sia singolarmente che in sequenza e riguardare una sola regione corporea oppure diverse parti nello stesso momento (come gambe e braccia).

Di solito la persona soggetta a mioclonie non ne è consapevole, ed è il partner o il genitore (nel caso dei bambini) ad accorgersene. Se non sono associate ad altre patologie, le mioclonie non necessitano di alcun trattamento.

Le mioclonie nel bambino e nel neonato

Anche i neonati e i bambini possono mostrare questi scatti improvvisi e veloci, del tutto naturali quando si stanno addormentando.

Nei più piccoli si parla di mioclonie neonatali benigne nel sonno: questi eventi fisiologici, che si presentano dalla nascita e tendono a scomparire verso i 3-4 mesi di vita, si verificano durante il riposo, isolate o con un susseguirsi di 4-5 scosse. Riguardano di solito gli arti superiori o tutto il corpo. Questi scatti cessano quando il neonato si sveglia.

Tra il terzo e il sesto mese di vita nei bambini può comparire anche il cosiddetto mioclono benigno della prima infanzia. Questo tipo di mioclonie può verificarsi anche nei momenti di veglia, spesso dopo la poppata o quando il neonato è particolarmente stanco. Il movimento muscolare è veloce, breve e spesso asimmetrico. Il fenomeno tende a durare qualche mese, per poi scomparire naturalmente senza conseguenze.

mioclonie neonati

Quando preoccuparsi per le mioclonie nei bambini?

Viste la natura e le caratteristiche di questi movimenti incontrollati, quando preoccuparsi per le mioclonie nei bambini?

Come abbiamo anticipato, questi fenomeni sono solitamente benigni e fisiologici e non devono destare preoccupazione nei neonati e nei bambini sani.

Se le mioclonie iniziano a verificarsi in seguito a un trauma o se oltre a questi scatti improvvisi si notano nel bambino altre problematiche associate, come disturbi dello sviluppo psicomotorio, è importante rivolgersi al pediatra.

In alcuni casi può essere necessario un elettroencefalogramma per valutare eventuali alterazioni.

Cosa fare in caso di mioclonie nei bambini

Escluse cause patologiche e disturbi più gravi, le mioclonie nei bambini non richiedono alcun intervento. Spesso sono fenomeni passeggeri, che si verificano in determinati periodi di sviluppo e che tendono a scomparire in maniera spontanea, per poi eventualmente tornare nei mesi successivi.

ll sonno dei bambini può presentare diversi fenomeni che sembrano preoccupanti, ma che in realtà sono del tutto normali. Nelle prime fasi del sonno si può assistere a episodi di sonnambulismo sonniloquio, mentre nella fase REM a incubi che portano al risveglio.

Se i disturbi del sonno sono occasionali e non compromettono il riposo del bambino, non serve fare nulla: sono eventi naturali che gradualmente diminuiranno con la crescita.

In generale, per assicurare un buon sonno ai più piccoli, si consiglia di creare un ambiente rilassato e accogliente, magari controllando che il materasso per il lettino o la culla sia adatto, per far sentire il bambino sicuro e tranquillo anche durante il riposo.

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