
Il termine insonnia identifica, dal punto di vista clinico, una serie di disturbi del sonno, che possono manifestarsi in vario modo e in diverse fasi del riposo notturno. Le cause all’origine delle difficoltà di addormentamento o dei risvegli prematuri sono quasi sempre di natura fisiologica o psicologica; vi sono, in aggiunta, alcune condizioni che di frequente comportano anche una scarsa qualità del riposo: una di queste è la gravidanza. In questo approfondimento, vediamo quali sono le cause dell’insonnia gravidica, quali sintomi comporta e come intervenire per porvi rimedio.
Cos’è l’insonnia in gravidanza
L’insonnia in gravidanza è un disturbo del riposo che colpisce spesso le donne durante il periodo di gestazione: difficoltà ad addormentarsi e risvegli notturni sono le manifestazioni più caratteristiche di questa condizione che, generalmente, non viene considerata grave. Ciò nonostante, se i disturbi dovessero assumere carattere cronico, sarebbe consigliabile richiedere il consulto di un medico di fiducia oppure rivolgersi direttamente al proprio ginecologo (soprattutto se l’insonnia provoca un marcato disagio psicofisico).
Insonnia in gravidanza: cause
Esiste una correlazione piuttosto ricorrente tra gravidanza e insonnia, anche in virtù del fatto che in generale le donne sono più suscettibili ai disturbi del sonno rispetto agli uomini. Come rileva l’Istituto Superiore di Sanità, secondo uno studio condotto dalle Università spagnole di Granada e Jaen nel 2018, circa il 64% delle donne incinte soffre di questo disturbo durante il terzo trimestre di gestazione; nello specifico, si legge nella nota dell’ISS, “dai risultati è emerso che il 44% soffriva di insonnia nel primo trimestre, percentuale che aumentava al 46% nel secondo e al 64% nel terzo”.
Le cause che possono determinare disturbi del sonno nelle donne in dolce attesa sono anzitutto legate ai cambiamenti fisiologici che subentrano con la gravidanza; questi si manifestano con frequente bisogno di urinare, nausea e conati di vomito, dolori alla schiena e al petto, disturbi addominali, crampi alle gambe, fiato corto e sogni lucidi. La maggior parte di questi sintomi sono caratteristici dell’insonnia ad inizio gravidanza, in quanto tendono a presentarsi durante il primo trimestre. In aggiunta, anche l’alterazione dei livelli ormonali incide sulle dinamiche del riposo ed è la causa primaria dell’insonnia in gravidanza nel primo trimestre. La maggior secrezione di progesterone ed estrogeni si traduce in una forte stanchezza diurna che, a sua volta, determina uno scompenso della naturale alternanza sonno-veglia poiché la donna tende a riposare – per brevi periodi – anche durante il giorno, riscontrando poi maggiori difficoltà ad addormentarsi di sera.
A questi fattori si aggiungono quelli di carattere emotivo; nelle donne incinte l’insonnia è spesso sintomo di una condizione di forte stress. L’ansia per il travaglio e il parto e, più in generale, per l’enorme cambiamento incombente (non solo dal punto di vista personale ma anche professionale, sociale e relazionale) può rappresentare un fattore di disturbo per la qualità del sonno. Banalmente, le tante preoccupazioni che la maternità porta con sé minano la serenità della donna e, di conseguenza, la tranquillità del riposo. L’insonnia in gravidanza dell’ultimo trimestre, invece, è dovuta perlopiù all’aumento delle dimensioni della pancia ed ai primi movimenti fetali. La maggiore pressione sulla vescica accresce lo stimolo di urinare mentre la pancia ingrossata può rendere complicato il riposo ostacolando il mantenimento di una posizione comoda durante il sonno; infine, la secrezione di ossitocina (un ormone essenziale per il parto e l’allattamento) può anch’essa favorire l’insonnia.

Insonnia in gravidanza: sintomi
I sintomi dell’insonnia durante la gravidanza non sono diversi dalle manifestazioni più comuni dei disturbi del sonno: difficoltà a prendere sonno, interruzioni notturne (con conseguente incapacità di riprendere a dormire) e risvegli mattutini precoci. Dormire poco in gravidanza può influenzare anche l’umore, provocando irrequietezza e irritabilità; come spiega l’Istituto Superiore di Sanità, la scarsa qualità del riposo “è un fattore di rischio per la pressione alta e quindi per una condizione pericolosa come la gestosi, per il diabete gestazionale, la depressione, la nascita prematura del bimbo e i cesarei non programmati”. Naturalmente, si tratta di eventualità che si verificano molto raramente: alcuni studi hanno evidenziato un maggior rischio potenziale ma non è automatico che una o più di tali complicazioni si manifestino in concomitanza con i disturbi del sonno della gestante.
Insonnia in gravidanza: rimedi
In caso di insonnia in gravidanza i rimedi non mancano di certo, a cominciare da una solida routine del riposo. A tale scopo, si possono mettere in pratica svariati accorgimenti:
- Andare a letto sempre alla stessa ora;
- Non utilizzare dispositivi con schermi a luce blu (tablet, PC, tv e simili) per almeno un’ora prima di andare a letto;
- Leggere un libro o fare qualche altra attività che favorisca il rilassamento prima di mettersi a letto;
- Fare un bagno, non troppo caldo, specie nei primi mesi di gravidanza;
- Migliorare il comfort del sistema di riposo, scegliendo il materasso più adatto alle proprie esigenze, sfruttando anche i numerosi modelli disponibili sul nostro e-commerce inmaterassi.it.
L’attività fisica e l’alimentazione possono parimenti favorire il ripristino dei ritmi del riposo nelle donne in gravidanza: tenersi attivi durante la giornata favorisce l’addormentamento, così come consumare un pasto serale leggero e salutare. Più in generale, vanno evitati i cibi piccanti e le sostanze eccitanti quali il caffè, il tè e il cioccolato. In presenza di difficoltà nel prendere sonno, è bene non rimanere a letto ma, piuttosto, distrarsi con una qualche attività fin quando non ci si sente stanchi a sufficienza per coricarsi.
Per quanto riguarda i rimedi farmacologici e fitoterapici, è sempre consigliabile avvalersi del consulto di un medico o del ginecologo, per valutare attentamente ogni possibile conseguenza per il feto. In linea generale, i sonniferi e i sedativi sono sconsigliati mentre tisane, infusi e prodotti a base di erbe medicinali vanno utilizzati con cautela. Molte delle erbe e dei principi attivi presenti nelle formulazioni che possono agevolare il riposo sono generalmente controindicati per le donne in stato di gravidanza; di conseguenza, è bene avere l’approvazione del medico o del ginecologo prima di assumere una data sostanza.