
Il crampo è una contrazione improvvisa e involontaria di un muscolo scheletrico (o di una parte di esso); non è ancora chiaro quale siano esattamente le cause che determinano questo tipo di reazione. Una delle ipotesi formulate dagli studiosi sostiene che i crampi muscolari siano il risultato di un cambiamento dell’eccitabilità dei neuroni motori; secondo un’altra teoria, invece, l’origine della contrazione muscolare sarebbe periferica, in quanto legata allo scarico spontaneo dei nervi motori.
A supporto della prima ipotesi vi sono diversi studi clinici condotti di recente, benché i risultati non siano ancora in grado di fornire una spiegazione esauriente ed unanimemente condivisa dagli studiosi. A rendere il quadro ancor più complesso vi è anche il fatto che i crampi possono verificarsi in circostanze molto diverse tra loro come, ad esempio, durante o dopo intensa attività fisica; non di rado, può accadere che la contrazione muscolare si verifichi di notte durante il sonno: in tal caso di parla di crampi notturni. Questi tendono ad interessare principalmente i muscoli delle gambe e del polpaccio (più raramente, colpiscono anche le fasce muscolari dei piedi); il dolore susseguente alla contrazione è spesso intenso e pungente, tanto da provocare il risveglio improvviso e prematuro.
Da ciò è facile intuire come i crampi alle gambe notturni possano essere considerati a tutti gli effetti come un fattore di disturbo del sonno, tale da inficiare la qualità del riposo. In genere, la contrazione dura pochi secondi ed è priva di particolari conseguenze; talvolta, però, può protrarsi fino ad un massimo di dieci minuti circa; quando il crampo si è esaurito, è possibile che la zona interessata possa risultare dolente ed indolenzita per un breve periodo di tempo o, al massimo, per le successive 24 ore. In questo approfondimento, vediamo nello specifico i crampi notturni cosa possono nascondere, quali possono essere le cause e come comportarsi in caso di risveglio.
Quali sono le cause dei crampi notturni?
Come detto, la causa primaria di un crampo muscolare è ancora oggetto di dibattito; ciò nonostante, sono stati individuati diversi fattori che possono provocare o favorire l’insorgere di questo tipo di problema. Secondo quanto riporta il sito ufficiale dell’NHS (National Health Service) britannico, ad esempio, tra le cause dei crampi muscolari notturni vi sono: l’invecchiamento, lo sforzo eccessivo a carico dei muscoli durante l’esercizio fisico (potenzialmente ‘aggravato’ da clima umido o caldo), la gravidanza allo stadio finale, l’assunzione di alcuni farmaci per abbassare il colesterolo o i diuretici nonché la disidratazione o la sudorazione eccessiva. In entrambi i casi, il fattore scatenante potrebbe essere la carenza di sali minerali quali sodio, magnesio, potassio, calcio e vitamina D.
Anche l’alcolismo figura tra le condizioni che possono provocare crampi ai polpacci di notte; il consumo eccessivo di alcool, infatti, può scatenare insufficienza epatica o pancreatite, due patologie che – seppur di rado – tendono a manifestarsi anche tramite crampi notturni. Talvolta, le contrazioni muscolari che si verificano durante il sonno possono essere sintomatiche della cosiddetta “sindrome delle gambe senza riposo”, una patologia neurologica che provoca dolore e fastidio alle gambe, al quale chi soffre di questo disturbo reagisce con uno stimolo incontrollato a muovere gli arti inferiori. Infine, tra i possibili fattori scatenanti dei crampi notturni è compresa anche una riduzione dell’afflusso di sangue alle gambe.

Crampo al polpaccio di notte: i rimedi
Detto delle possibili cause, vediamo ora cosa si deve fare quando vengono i crampi alle gambe di notte. Come già accennato, hanno in genere durata molto breve e quasi sempre svaniscono nel giro di pochi secondi. In caso contrario, il consiglio è quello di provare a stendere – gradualmente e senza forzare eccessivamente – il muscolo contratto, cercando anche di massaggiarlo così da favorire il rilassamento delle fibre muscolari.
È sconsigliato assumere farmaci quali paracetamolo o ibuprofene, anche se il crampo dovesse protrarsi per alcuni minuti; i medicinali, infatti, risulterebbero inefficaci dal momento che impiegano molto tempo a fare effetto (più di quanto non duri in media la contrazione muscolare). In caso di crampi al polpaccio di notte, tali da provocare il risveglio, basta stendere la gamba interessata vero l’alto e flettere lentamente il piede. Passata la fase più acuta, per rilassare ulteriormente il muscolo, è consigliabile camminare per alcuni minuti sui talloni. Se il crampo dura più di qualche minuto, una doccia calda o un bagno tiepido, assieme ad un leggero massaggio locale, possono contribuire a ridurre ancor di più la contrazione e il fastidio ad essa correlata.
Come prevenire i crampi al polpaccio di notte
Il modo migliore per prevenire i crampi ai polpacci di notte, specie se si manifestano con una certa frequenza, è svolgere durante il giorno alcuni esercizi leggeri per lo stretching della muscolatura. Uno di questi va eseguito mettendosi in piedi ad un metro (circa) da una parete, per poi piegarsi in avanti con le braccia protese. In questa fase, occorre che la pianta dei piedi resti per intero a contatto con il pavimento: questa posizione deve essere mantenuta per cinque secondi; l’esercizio va poi ripetuto, allo stesso modo, per cinque minuti. Affinché risulti davvero efficace, è bene eseguire questa breve routine tre volte al giorno, l’ultima prima di mettersi a letto. Per prevenire il crampo al polpaccio di notte, infine, è bene bere molta acqua durante il giorno (ma non subito prima di andare a dormire) così da evitare la disidratazione. Meglio prediligere bevande ricche di sali minerali, così da evitare carenze che potrebbero favorire i crampi notturni.
Che materasso scegliere contro i crampi?
Anche i sistemi per il riposo possono giocare un ruolo importante nella prevenzione dei crampi ai polpacci notturni; un corretto sostegno ergonomico, specie per strutture potenzialmente esposte a sovraccarico come le gambe, è indispensabile per dormire bene e limitare molti dei disturbi del sonno. Da questo punto di vista, un materasso in memory foam, come quelli disponibili nello shop di Inmaterassi.it, rappresenta certamente l’opzione migliore. La capacità di deformazione elastica, che consente al materasso di adattarsi al meglio al profilo ergonomico dell’utilizzatore, fa sì che il supporto sia in grado di limitare potenziali condizioni di stress eccessivo a carico delle gambe, agevolando il rilassamento della muscolatura.

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