Perché viene l’ansia notturna? I migliori rimedi per contrastarla

ansia notturna

Di tanto in tanto, tutti sperimentano momenti di ansia. Gli esperti sostengono, infatti, che l’ansia svolga un ruolo fondamentale nel mantenere l’organismo vigile, concentrato e pronto a rispondere a situazioni di stress. Allo stesso tempo, però, l’ansia può portare all’accelerazione dei pensieri e a sintomi fisici che, di notte, possono peggiorare, rendendo difficile la conciliazione del sonno.

L’ansia è spesso un’esperienza temporanea, ma se persiste o peggiora nel tempo può evolvere in un disturbo d’ansia. Ma quali sono le cause dell’ansia notturna? E come affrontarla e calmare i suoi sintomi durante le notti?

Agitazione notturna: cause

L’ansia, che si manifesti nel corso della giornata o durante la notte, è causata dalla reazione del nostro corpo a un possibile pericolo e c’è un’ampia gamma di fattori in grado di scatenarla o intensificarla.

Un primo fattore da considerare è la mancanza di sonno stessa: chi non riesce ad ottenere la quantità di sonno consigliata è più suscettibile a provare una maggiore angoscia mentale, la quale include stress e ansia; inoltre, se si dorme meno del solito, possono vivere un’ansia più intensa il giorno successivo.

Gli avvenimenti stressanti della vita quotidiana, come difficoltà sul lavoro, malattie o la scomparsa di un familiare, possono generare temporaneamente sensazioni di disagio e ansia; in alcune persone, può svilupparsi un disturbo dell’ansia in seguito a un particolare evento stressante. Le esperienze traumatiche, infatti, svolgono un ruolo rilevante nel generare sentimenti di ansia. Dopo un evento traumatico, come un disastro naturale, un atto di violenza o un incidente stradale, molte persone possono provare ansia; i traumi vissuti nell’infanzia possono influire sulla probabilità di soffrire di attacchi di panico o preoccupazioni eccessive in età adulta.

La genetica può contribuire a sviluppare un disturbo d’ansia ed infatti, la ricerca ha rilevato che certi geni possono aumentare la suscettibilità di una persona a sviluppare un disturbo d’ansia. Un individuo con una predisposizione genetica all’ansia potrebbe sviluppare un disturbo dopo aver vissuto traumi o stress importanti.

È importante considerare che alcuni farmaci possono causare effetti collaterali, tra cui l’ansia e per esempio, l’introduzione o l’aumento del dosaggio di steroidi, anfetamine o antistaminici è stato associato a sintomi di ansia e panico. Allo stesso modo, l’uso di sostanze come la caffeina e la nicotina può scatenare questo tipo di sentimenti.

L’ansia può peggiorare durante la notte, quando l’assenza delle distrazioni diurne rende le preoccupazioni più pressanti. Ad esempio, coloro che soffrono di insonnia possono sviluppare timori legati alla capacità di conciliare il sonno e tale preoccupazione può, a sua volta, intensificare il disturbo del sonno, complicando ulteriormente l’addormentamento.

Inoltre, esistono diverse condizioni che possono manifestarsi con maggiore intensità notturna, provocando ansia. Gli attacchi di panico notturni, poi, possono causare un risveglio con un sentimento prevalente di ansia e il timore che possa accadere qualcosa di negativo.

Sintomi dell’ansia notturna

Le manifestazioni dell’ansia possono variare notevolmente sia in termini di sintomatologia che di severità, con un individuo afflitto da ansia potrebbe notare una serie di sintomi manifestarsi durante la notte.

Potrebbe avvertire preoccupazioni o timori legati al futuro, una sensazione di inquietudine pervasiva; potrebbe sperimentare dolori fisici, quali mal di testa, dolori addominali o altri disagi corporei. Non di rado, si possono percepire tensioni muscolari, un incremento del ritmo cardiaco o episodi di sudorazione.

Altri sintomi possono includere sensazioni di affanno o di malessere toracico, vertigini. Alcune persone possono avvertire tremori, brividi o sensazioni di formicolio.

In casi più gravi, l’ansia può manifestarsi con flashback di eventi traumatici vissuti in precedenza o con incubi che interrompono il regolare ciclo del sonno. Ciascuna di queste manifestazioni notturne dell’ansia rende particolarmente difficile conciliare la serenità necessaria al riposo.

Conseguenze dell’ansia notturna

L’ansia e la preoccupazione possono compromettere la capacità di una persona di addormentarsi o di mantenere un sonno continuativo. Una possibile spiegazione di questi effetti risiede nel fatto che l’ansia può innescare la risposta allo stress del nostro organismo: questo processo mette in moto una cascata di effetti in tutto il corpo, che possono lasciare una persona in uno stato di eccessiva eccitazione o agitazione, rendendo difficile l’addormentamento.

Inoltre, l’ansia può continuare ad influenzare il corpo anche dopo che una persona si è addormentata, alterando la progressione attraverso le diverse fasi del sonno. Un esempio è il fatto che le persone più ansiose tendono a trascorrere meno tempo nella fase di movimento rapido degli occhi (REM) del sonno. Inoltre, è stato associato all’ansia un minor tempo trascorso nel sonno profondo, che è ritenuto fondamentale per il recupero fisico e mentale.

Come calmare l’ansia notturna: i rimedi

Esistono molteplici tecniche che le persone afflitte da ansia notturna possono sperimentare allo scopo di alleggerire lo stress e ridurre i sintomi ansiogeni.

Tra queste, vi sono gli esercizi di respirazione, una pratica, che prevede un’inspirazione profonda seguita da una lenta espirazione, può aiutare a tenere sotto controllo i sentimenti di preoccupazione e a combattere l’insonnia. Il suo effetto benefico sul sonno proviene dalla capacità di ridurre l’eccitazione del sistema nervoso, favorendo al contempo il rilassamento.

Un’altra tecnica efficace è il rilassamento progressivo dei muscoli, che consiste nell’imparare a contrarre e rilassare, uno alla volta, i diversi gruppi muscolari del corpo: tale tecnica viene di frequente utilizzata per trattare situazioni di panico, stati di preoccupazione eccessiva e insonnia. Va sottolineato che sia gli esercizi di respirazione che il rilassamento progressivo dei muscoli possono essere efficacemente praticati congiuntamente.

La scrittura può rivelarsi un valido strumento per chi convive con l’ansia notturna. Se ad esempio la fonte di ansia è rappresentata dall’apprensione per i doveri futuri, mettere per iscritto un elenco dettagliato delle attività da svolgere può favorire un più rapido addormentamento.

L’attività fisica regolare è un altro pilastro nel controllo dell’ansia. È stato infatti dimostrato che l’esercizio fisico contribuisce ad alleviare l’ansia, sia nelle persone affette da disturbi d’ansia sia in quelle senza. L’attività fisica aiuta inoltre a migliorare la qualità del sonno, in particolare tra gli anziani affetti da insonnia.

Quando l’ansia intralcia il sonno o la vita quotidiana, può essere opportuno ricorrere a un supporto professionale: i professionisti della salute mentale possono infatti offrire strategie e strumenti di diverso tipo per gestire l’ansia.

La terapia cognitivo-comportamentale per l’insonnia rappresenta spesso il primo approccio terapeutico raccomandato per coloro che soffrono di insonnia, inclusi coloro i quali convivono con ansia notturna.

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